L’erica del sogno
Piange fragrante l’erica, lì nel porticato allegro gocciolio,
e nel bosco aulente pioggia si diffonde la musica
di mistici esseri che non veggo ma odo,
il popolo di dolci e remoti sogni di bimbo,
dimentichi (persino da me!) ma non dal cuore.
E rifletto in un pozza, vetro increspato vento:
ed è bello sonnecchiare, penombra domestica,
rimembrando oblii scordati col sorriso sulle labbra.
Refrontolo e Treviso, 7 luglio 2019
da Stagioni poetiche
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