Novembre
Com’è tenera la solitudine del giorno,
stretto nell’abbraccio d’una cortina di lacrime
che cinguetta nel mattino appena scoperto
(polle adornano i vetri come nessuna mano saprebbe fare).
Sulle strade si raccoglie il ricordo di specchi
dimentichi dell’Erebro – ora bruniti nel riflesso
d’una cincia e foglie divenute Graal
in un timido velo che tarda a destarsi.
Lontano, un volo ramingo fra chiome e cieli sconosciuti.
Treviso, 5 novembre 2019
da Stagioni poetiche
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