Sogno dionisiaco
Nella notte ti vidi danzare,
i piedi tracciavano simboli fra cumuli di foglie morte:
Evoin! Evoin!
Il grido si levò ebbro dalle labbra,
menti fuggite lungo sentieri che non rammento.
Il tuo corpo svelato luccicava nelle fredde stelle,
pagano incanto nelle tenebre prive di luna.
Forse sogno, retina scolpita il fuoco fra brume.
Treviso, 17 ottobre 2019
da Stagioni poetiche
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